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Comune di Morgongiori

Località

Adagiato in leggera pendenza sul versante meridionale del Monte Arci, Morgongiori sorge su un territorio ammantato da lentischi, querce secolari e lecci. Il paese è circondato da aspre pareti rocciose modellate dal vento e dagli agenti atmosferici, tra cui spicca la bellissima conformazione denominata "Testa del guerriero". La grande fertilità del territorio ha favorito un'economia di tipo agricolo, con la produzione di cereali, olive e uva da vino. Il centro storico si caratterizza per le vecchie case in pietra trachite e basalto nero, adornate da ampi portali generalmente ad arco spesso decorati con fregi caratteristici. 

Il toponimo rimanda, nella sua etimologia, alle pareti rocciose che lo circondano in quanto significa "città delle pietre". I diversi siti archeologici che circondano il paese e le officine dove fin dalla preistoria si lavorava e commercializzava l'ossidiana dimostrano una presenza dell'uomo fin dall'antichità. Durante il Medioevo appartenne al giudicato di Arborea nella curatoria di Parte Montis. Il paese non fu coinvolto dalle incursioni saracene e divenne luogo di rifugio per quelle popolazioni, che ne XVI secolo, furono costrette ad abbandonare i loro villaggi costieri, distrutti dai Saraceni. 

Perché visitare Morgongiori
La maggior parte dello splendido massiccio del Monte Arci appartiene al comune di Morgongiori. La sua vetta più alta è rappresentata dalla grande roccia di origine vulcanica detta Sa Trebina Longa, a 812 m di altitudine, da cui si può godere di un panorama straordinario che nei giorni più limpidi permette di spingere la vista fino al Golfo di Cagliari. Il monte è coperto da distese di boschi di querce secolari, lecci e lentischi, con un sottobosco reso profumato dalle tante erbe aromatiche che qui crescono spontanee. Durante la stagione invernale poi il territorio si caratterizza per una miriade di piccoli corsi d'acqua che dalla montagna scendono a valle. Vero tesoro del Monte Arci è però l'ossidiana, un vetro nero di origine vulcanica definito l'oro nero della Sardegna per la sua facile lavorazione: questo materiale fin dalla preistoria veniva infatti lavorato e commercializzato nell'intero bacino del Mediterraneo. Per promuovere e studiare meglio le peculiarità di questo monumento naturale a Morgongiori è sorto il Centro di Documentazione Ambientale di Monte Arci, che presta molta attenzione all'educazione all'ambiente dei bambini. 

Il territorio di Morgongiori offre la possibilità di visitare diversi siti archeologici. Molto importante è la necropoli di Prabanta, situata ai piedi del Monte Arci su un'altura che domina l'alto corso del Rio Logoro. Il complesso comprende un menhir, conosciuto come Su Furconi de Luxia Arrabiosa (leggendario personaggio del Monte Arci), e due piccole domus de janas, chiamate Su Forru e Su Stabi de Luxia Arrabiosa. Il complesso è databile al Neolitico finale e appartiene alla Cultura di Ozieri (3200-2800 a.C.). 
Altro sito interessante è Sa Domu 'e is Caombus (la casa dei colombi), situato sopra l'abitato ai piedi di una grande croce. Qui si apre nel terreno una vasta fenditura da cui si snodano due rampe di scale, immerse nel buio totale, che probabilmente portavano ad un tempio ipogeico di età nuragica, dove la leggenda vuole si praticassero misteriosi riti. Per visitare questo sito è necessario fare domanda prima alla Sovrintendenza archeologica di Cagliari e Oristano. 
All'interno del paese si può visitare la piccola chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maddalena e risalente al 1673. La struttura nel corso degli anni ha subito diversi rifacimenti, pur conservando le sue ridotte dimensioni. In montagna, invece, è consigliata una passeggiata fino alla chiesetta di Santa Sofia. 

L'artigianato morgongiorinese è conosciuto in tutta la Sardegna per i tipici prodotti tessili e per le famose lorighittas. Tramandate di generazione in generazione dalle donne del paese, le tecniche di tessitura hanno prodotto nel corso del tempo manufatti dai disegni variopinti di estrema raffinatezza e bellezza. I tappeti, gli arazzi e altri pezzi di pregio sono oggi conservati all'interno del Museo vivente dell'arte tessile, dove saltuariamente alcune donne danno dimostrazione pratica di come avviene la tessitura, utilizzando i telai tradizionali conservati all'interno del museo. 
L'altra produzione tipica di Morgongiori, che l'ha resa famosa in tutta la Sardegna, è quella delle lorighittas, la particolare pasta di grano duro considerata come una pietanza prelibata dai più noti cuochi. Realizzata a mano in quantità limitate solo ed esclusivamente in questo paese, questa rara pasta è una sorta di spaghetto piegato a treccia fino a diventare una sorta di ricamo e poi chiuso ad anello nelle dita. Questa squisita pasta prima si realizzava solo durante la festa di Ognissanti a inizio novembre e veniva condita con sugo di galletto ruspante o di cinghiale. Oggi le lorighittas sono una specialità inserita nell'Albo Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali e sono un Presidio alimentare Slow Food. Proprio in loro onore la prima domenica di agosto è stata istituita la sagra delle lorighittas, che ogni anno attira migliaia di turisti. 

Molte sono le feste e le sagre che allietano l'anno morgongiorese. Il calendario si apre il 16 e 17 gennaio coi festeggiamenti in onore di Sant'Antonio Abate, durante i quali vengono accesi i falò propiziatori e organizzate manifestazioni religiose e civili. Il 15 maggio si svolge la sagra in onore di San Isidoro, protettore degli agricoltori, per il quale viene allestita una processione con cavalli e buoi addobbati da vere e proprie collane in tessuto arabescato con disegni floreali dai colori accesi, realizzate con le tecniche tradizionali e in genere parte del corredo delle spose. È consuetudine che durante la sagra si svolgano delle corse di cavalli montati a pelo da ragazzi tra i 12 e 15 anni. 
Il 22 si svolgono i festeggiamenti in onore della patrona Santa Maria Maddalena, durante i quali oltre alle celebrazioni religiose vengono organizzate anche manifestazioni civili come balli e canti tradizionali. Ad agosto, oltre alla sagra delle lorighittas, si tiene anche la mostra dell'arazzo e del tappetto, dove vengono messi in mostra i pezzi più importanti della produzione tessile di Morgongiori, e la Sagra del maialetto del Monte Arci. Dal 14 al 16 ottobre si svolge la festa di Santa Sofia, chiamata in paese Santa Suia: i festeggiamenti iniziano il 14 con il trasporto del simulacro della Santa nella chiesetta omonima in montagna, unico ricordo dell'antico villaggio di Santa Suia distrutto dai Saraceni; l'ultimo giorno di festa, invece, vede il ritorno della statua in paese.

Distanza da Oristano Km. 35.388

Abitanti: 895 
Superficie: kmq 45,30 
Provincia: Oristano 
Municipio: via Rinascita, 31 - tel. 0783 932112 
Guardia medica: (Ales) tel. 0783 9111340 
Polizia municipale: via Rinascita - tel. 0783 932112 
Biblioteca: via Santa Suia, 6
Località
Telefono
0783 932112
Indirizzo
Via Rinascita
Fax
0783 932276
Annotazioni
Codice Avviamento Postale 09090